Norbello (Norghiddo in sardo) è un Comune di circa 1.200 abitanti nella provincia di Oristano.
Il paese è situato nella regione basaltica del Guilcer e confina a nord con Aidomaggiore, a est con Ghilarza, a sud con Abbasanta e a ovest con Santu Lussurgiu e Borore.
La morfologia è generalmente piatta con alcune colline che raggiungono i 350 metri di altitudine. Il territorio è ricco di sorgenti. A nord, nella vallata di Chenale, è situata la frazione di Domusnovas Canales.
L’area fu abitata fin dall’epoca prenuragica e nuragica, evidenziata dalla presenza nel territorio di diverse tombe dei giganti, domus de janas e nuraghi. In riferimento ai gruppi di nuraghi di Suei e Perdu Cossu vi sono le rispettive tombe dei giganti, ancora oggi visitabili, che si caratterizzano per la possente struttura basale, fatta con grossi blocchi poligonali o perfettamente lavorati, posti di coltello a delimitare la camera e le parti frontali.
Nel Medioevo, con i nomi di Norgillo o Norghiddo, faceva parte della curatoria del Guilcer del Giudicato di Arborea. Troviamo tracce della sua storia nelle schede del Condaghe di Santa Maria di Bonarcado. Alla caduta del giudicato (1420) passò sotto il dominio aragonese, e fu incorporato nel marchesato di Sedilo, i cui ultimi signori furono i Delitala, ai quali il paese fu riscattato nel 1839 con la soppressione del sistema feudale. Con Decreto Regio del 21 dicembre 1862, pubblicato in data 8 febbraio 1863, il vecchio nome del paese, Norghiddo, assume quello attuale di Norbello.
Di notevole pregio la chiesa templare di Santa Maria della Mercede con iscrizioni murali e croci templari, risalenti alla fine del 1100.
Di particolare pregio storico, in quanto è un piccolo edificio di stile romanico, realizzato su una necropoli altomedievale risalente al VI-VII secolo dell’era cristiana. Il periodo della costruzione è compreso fra la seconda metà del XII secolo e i primi decenni del XIII.
All’interno compaiono scritte intervallate da croci templari, venute alla luce durante lavori di restauro e consolidamento dell’edificio, che ne certificano l’età.
Alla pari delle abitazioni in basalto, delle strade lastricate, delle piazze e dei parchi, altro tratto caratteristico del centro abitato è la presenza di numerosi murales. Il tema che li lega insieme è la sostenibilità, ambientale e sociale, messaggio che gli abitanti del Comune di Norbello vogliono dare al mondo.
A ovest dell’abitato, dopo aver attraversato la statale 131, a circa 8 km è presente un novenario, inaugurato nel 1952 attorno alla chiesa di Sant’Ignazio da Laconi, è la prima chiesa eretta e dedicata al santo cappuccino.